Orizzonte, impronta, fantasma: modi non rappresentativi di presentare l’assenza

Orizzonte, impronta, fantasma:
modi non rappresentativi di presentare l’assenza.
Una riflessione a partire da Steve Paxton, Pina Bausch e Kazuo Ohno

Lezione di Padro Penuela (Università di San Paolo, Brasile)

a cura di Matteo Casari

nell'ambito delle attività del
Dottorato di ricerca in Arti visive, performative e mediali

Le discussioni sulla nozione di presenza hanno assunto un ruolo sempre più importante negli studi sulle arti dello spettacolo. L’incontro vuole formulare alcune considerazioni critiche sul modo di pensare la presenza basato sulle dicotomie, per difendere poi, in alternativa, un modo paradossale attento alle forme di passaggio tra presenza e assenza.

Per mettere in moto questa nozione paradossale di presenza-assenza, sarà affrontato il lavoro di tre artisti della danza – Steve Paxton (1939-), Pina Bausch (1940-2009) e Kazuo Ohno (1906-2010) –, sottolineando elementi delle loro opere che consideriamo modalità esemplari di presenza-assenza: l’orizzonte, l’impronta e il fantasma.

Pedro Penuela è dottorando di ricerca in Arti dello Spettacolo all'Università di San Paolo, Brasile, borsista della Fondazione Statale di Sostegno alla Ricerca della stessa città. Ha trascorso un semestre come Visiting Scholar presso l'Università di Bologna ricevendo la borsa di studio della Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP). Ha svolto attività di ricerca in diverse istituzioni europee e nordamericane, tra cui il Pina Bausch Tanztheater Wuppertal e il Lincoln Center. Laureato in Psicologia e ha ottenuto un Master in Psicologia Clinica. Artista e ricercatore della danza e della corporeità, ha pubblicato articoli su riviste specializzate, ha presentato mostre personali e collaborazioni in Brasile e America Latina e ha tenuto corsi e seminari in Brasile e in Italia.