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Il dottorato promuove una ricerca oltre i confini disciplinari, con approccio multidisciplinare e formazione trasversale per operare in gruppi di ricerca complessi.

Tra cultura, ambiente e innovazione: una ricerca che unisce

Il Dottorato in Beni culturali e ambientali è un programma che nasce dallo sforzo congiunto dei numerosi ambiti di ricerca attivi presso il Campus di Ravenna dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.

Si propone l'obiettivo di coniugare i molti, diversi saperi inerenti al patrimonio culturale e ambientale, nucleo identitario dell'iniziativa, in una coerente prospettiva transdisciplinare. Intende favorire una modalità di ricerca orientata sull'oggetto di studio comune delle diverse discipline afferenti, piuttosto che sulle singole prospettive disciplinari.

L'approccio adottato stimola la stretta collaborazione fra discipline umanistiche, scientifiche, giuridiche e sociali, all'interno di strutture e laboratori disciplinari e interdisciplinari. Le dottoresse e i dottori di ricerca del programma acquisiranno un alto livello di specializzazione su temi specifici, ma al contempo anche una formazione generale più ampia che li renda particolarmente preparati a collaborare al lavoro di gruppi di ricerca multidisciplinari.

Il percorso formativo fornisce conoscenze approfondite nei diversi ambiti ma offre anche contributi multidisciplinari atti allo sviluppo di teorie e tecniche avanzate di conservazione, tutela e gestione dei beni comuni sul piano ambientale, culturale e giuridico.

Meet Anna Forte PhD Student - High-precision Geomatic surveying for Cultural Heritage assets

Anna Forte, dottoranda del Dip. di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM), ci parla della sua ricerca di dottorato in Geomatica applicata al patrimonio culturale. Nel suo percorso, si sta occupando di approfondire metodi, limiti e potenzialità del rilievo tridimensionale di alta precisione, ovvero delle tecnologie geomatiche che permettono di ottenere modelli digitali e quindi di riprodurre in maniera altamente accurata la geometria superficiale degli oggetti.

Obiettivi del corso

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Prospettive

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Il corso prevede due curricula

  1. BENI CULTURALI E AMBIENTALI - MEMORIA, TUTELA, DIRITTI
    si concentra su temi di: memoria culturale che mette in relazione patrimoni materiali e immateriali; analisi storico-diagnostica su beni culturali e ambientali; rapporto società umana e natura condensato nell'apparato città-ambiente-paesaggio; governo dei beni comuni
  2. SCIENCE AND TECHNOLOGIES FOR CULTURAL HERITAGE
    si concentra su sviluppo di materiali, metodi e tecnologie per il rilevamento, la caratterizzazione, la conservazione e la gestione del patrimonio ambientale e culturale materiale. Il curriculum “Science and Technologies for Cultural Heritage» (STECH)” si qualifica come percorso formativo specificatamente mirato alla qualifica di “conservation scientist”, il cui profilo professionale è tra quelli riconosciuti dal MIC.

Temi di ricerca del curriculum "Beni culturali e ambientali – Memoria, Tutela, Diritti"

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Temi di ricerca del curriculum "Science and Technologies for Cultural Heritage"

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Varietà di percorsi e opportunità per chi si iscrive al dottorato

Chi frequenta il dottorato può essere coinvolto in progetti di scavo e ricerca sul campo. In questo contesto, è possibile sviluppare la tesi di dottorato, ricoprire funzioni di responsabilità di laboratorio, assumere incarichi specifici sul rilievo, sulla restituzione 3D e sull'applicazione di tecnologie avanzate alla documentazione archeologica.

  • Scavo archeologico di Phoinike in collaborazione con l'Università di Tirana

  • Scavo archeologico di Tharros e Capo San Marco: in corso ricerche sulla necropoli ipogeica e su un quartiere artigianale punico per la manifattura di ceramica

  • Scavo di Sarcapos (Santa Maria di Villaputzu), antico insediamento situato in corrispondenza della foce del Flumendosa

  • Attività di scavo nel Sultanato dell’Oman: nel sito funerario dell’Età del Bronzo Antico di Halban e nel sito del Paleolitico Superiore-Finale di Romail

Dal Campus al mondo: un dottorato internazionale

Il Dottorato è fortemente orientato all’internazionalizzazione grazie a:

  • la docenza di esperti internazionali, anche utilizzando le opportunità di finanziamento o cofinanziamento offerte dall'Ateneo
  • l'offerta di stage e periodi di soggiorno in centri di ricerca stranieri sfruttando il network internazionale dei membri del Collegio e delle loro strutture.
    Il Dottorato si avvale dell'assistenza dello staff dell'Ufficio Internazionale del Campus agli studenti stranieri, per l'inserimento nella realtà locale (welcome week, buddy system, corsi di lingua italiana, ecc.) e per la soluzione di problemi riguardanti visti, permessi di soggiorno e assistenza medica.
  • La presenza al suo interno di uno specifico curriculum in lingua inglese Science and Technologies for Cultural Heritage, mirato allo studio degli aspetti più propriamente inerenti alle tecnologie per la conservazione e il restauro del patrimonio culturale.
  • Convenzioni e accordi di co-tutela pluriennali con istituzioni accademiche internazionali di prestigio (tra cui UNA Her Doc).
  • una forte valenza innovativa e un alto grado di internazionalizzazione, sia attraverso l'istituto della co-tutela con atenei esteri, sia con l'enrollment di dottorandi afferenti a network internazionali (quali ERC, MSCA-ITN, ecc.). È fortemente raccomandato trascorrere almeno 1 mese per studio all'estero.

Sede, durata e ammissione

Il Dottorato di ricerca in Beni Culturali e Ambientali, della durata complessiva di tre anni, costituisce il terzo livello della formazione e l'inizio del percorso di ricerca.

La sede del dottorato è Ravenna

Per accedere a un corso di dottorato presso l'Università di Bologna è necessario superare una procedura di selezione, che si svolge a cadenza annuale. Tutte le informazioni sulla selezione sono contenute nel relativo Bando di ammissione.  

Consulta la pagina con le indicazioni per la procedura di ammissione.