Tutto ciò che devi sapere su formazione, ricerca e crediti nel dottorato
Si prevede un percorso formativo che fornisca conoscenze approfondite nei diversi ambiti ma offra anche contributi multidisciplinari atti allo sviluppo di teorie e tecniche avanzate di conservazione, tutela e gestione dei beni comuni sul piano ambientale, culturale e giuridico.
Si prevedono verifiche annuali dell’avanzamento della ricerca dei Dottorandi attraverso comunicazioni orali da organizzarsi al termine dell’anno a cui parteciperanno i membri del Collegio e i tutor e i co-tutor. Il Collegio dei docenti ha istituito una Commissione per la pianificazione e progettazione dei contenuti didattici.
La didattica del Dottorato in Beni Culturali e Ambientali ha un approccio metadisciplinare tramite una modalità di ricerca orientata sull’oggetto di studio piuttosto che sulle singole prospettive disciplinari con una metodologia che faciliti la stretta collaborazione fra discipline umanistiche, scientifiche, giuridiche e sociali, condotte all’interno di strutture e laboratori comuni.
Il Collegio di Dottorato definisce e approva all'inizio di ogni Anno Accademico la formazione obbligatoria multidisciplinare per ciascun ciclo di Dottorato. La Formazione obbligatoria, organizzata in cicli di lezioni, incontri o seminari, si considera superata con almeno il 70% di presenze.
Il superamento della formazione è condizione necessaria per poter essere ammessi all'anno di corso successivo. Il Dottorando o la Dottoranda che non potesse, per motivare e provate ragioni, frequentare un corso obbligatorio durante l'anno previsto dovrà recuperarlo entro i tre anni complessivi di Dottorato.
- Attività di ricerca
- Formazione disciplinare e multidisciplinare
- Acquisizione di competenze trasversali
- Formazione extracurricolare
- Disseminazione dei risultati della ricerca
- Attività di didattica e tutoraggio
- Prova finale
I crediti dottorali (CD) rappresentano una misura dell’impegno richiesto per completare le attività formative e di ricerca previste dal programma di dottorato. Ogni anno, dovrai conseguire NUMERO CD, con ogni CD corrispondente a NUMERO ore di lavoro.
Il corso di dottorato prevede l'acquisizione di 180 CD totali così suddivisi:
Le attività di ricerca e i seminari specifici si articolano intorno ai due curricula. Il primo, Beni Culturali e Ambientali – Memoria, Tutela, Diritti, approfondisce la memoria culturale, il rapporto tra società e ambiente, e la gestione dei beni comuni. Il secondo, Science and Technologies for Cultural Heritage (STECH), è dedicato alle tecnologie per la conservazione del patrimonio materiale e forma profili come il conservation scientist, riconosciuto dal MIC.
Il Dottorato intende formare ricercatori o esperti qualificati in grado di coniugare saperi complementari, avendo appreso e sapendo sviluppare teorie e tecniche avanzate di conservazione, tutela e gestione di questo tipo di beni sul piano ambientale, culturale e giuridico, sulla base di una adeguata contestualizzazione storica e con appropriate strategie di comunicazione e valorizzazione. I dottori di ricerca dovranno essere in grado di gestire problematiche complesse a supporto di enti giuridici pubblici, ma anche di diritto privato come associazioni e imprese; proporre nuovi modelli di gestione e fruizione dei beni comuni alle diverse scale operative in cui questo concetto è richiamato.
Ci si aspetta che le attività di ricerca portino durante il triennio di Dottorato a pubblicazioni, e a presentazioni dei risultati a seminari e a congressi nazionali e internazionali.
Vai alla pagina con gli insegnamenti previsti dal corso.