G. Pedullà, La casa in collina di Cesare Pavese

Referente Riccardo Gasperina Geroni

  • Data: 25 MARZO 2024  dalle 11:00 alle 13:00

  • Luogo: Aula C - Via Zamboni 34

  • Tipo: Didattica curriculare (Italianistica e Filologia romanza)

Apparso alla fine del 1948, Prima che il gallo canti fu per Cesare Pavese il libro della consacrazione. Di certo i due romanzi che lo compongono, scritti a distanza di quasi dieci anni, rappresentarono per lo scrittore uno snodo doloroso. Se infatti Il carcere trasfigura l’esperienza del suo confino in Calabria, La casa in collina affronta invece la grande pagina bianca della sua vita: la mancata partecipazione alla Resistenza, proprio mentre alcuni dei suoi amici più cari morivano nella lotta antifascista. Come Gabriele Pedullà mette in luce in questa edizione riccamente commentata, non è però solo in chiave autobiografica che tali pagine vanno lette. Più che fare i conti con le proprie viltà, Pavese si era prefisso di ricostruire dall’interno – alla Dostoevskij – un tipo psicologico sgradevole ed estremamente difficile da mettere a fuoco: quello dell’ignavo che mentre il mondo brucia sceglie di non schierarsi. Memoriale inaffidabile di un uomo del “rancore” alla perenne ricerca di un alibi, La casa in collina offre così al lettore un viaggio nei tormenti della coscienza moderna.