Il Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche è attivo dal XXX ciclo, ed è frutto di un percorso di aggregazione che ha riunito gran parte dei corsi di Dottorato in materie giuridiche attivati dall'Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.
Questa tabella individua la repartizione dei CD per il corso di dottorato in scienze giuridiche e il numero minimo di CD che sarà necessario conseguire in ogni categoria.
Una guida sintetica che riassume i criteri del nostro corso per la ripartizione dei CD
Obiettivi formativi del dottorato
Il corso include 17 gruppi scientifico-disciplinari e punta alla formazione dei giovani in possesso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza o di un titolo equivalente estero, ma anche, attraverso le opportunità offerte dalle materie storiche (GIUR-16), filosofiche (GIUR-17) e sociologico-criminologiche (GSPS/07), a studiosi di altra provenienza accademica.
Il corso di dottorato in scienze giuridiche offre ai dottorandi, oltre alla tradizionale preparazione per la ricerca e l’opportunità di inserirsi nel mondo accademico, numerosi sbocchi lavorativi per la pratica forense, notarile, dirigenziale, e in generale, per l’impiego presso imprese private. Il Collegio dei Docenti svolge una intensa attività di consultazione con le parti sociali, coadiuvato da un Comitato consultivo in cui sono rappresentate le principali categorie interessate ai profili dei dottorandi nell’ambito delle professioni, delle istituzioni pubbliche e della società civile, inclusi in particolare esponenti della magistratura, del foro, della pubblica amministrazione e dell’accademia, al fine di garantire una massima congruenza tra il futuro professionale dei dottorandi e il programma didattico offerto dal Corso. In genere, questo ha comportato una maggiore enfasi nella formazione dei dottorandi sulle tematiche che più interessano il mondo dell’impresa e le pubbliche amministrazioni: transizione digitale ed intelligenza artificiale; sostenibilità ambientale, sociale ed economica; pari opportunità; antitrust; politiche del lavoro; trasparenza ed efficienza nella pubblica amministrazione; privacy, cybersecurity e trattamento dei dati.
Crediti dottorali
A partire dal 40° ciclo, verranno applicati dei Crediti Dottorali in forma sperimentale per misurare il carico di lavoro richiesto a ciascun dottorando nelle attività di ricerca, formazione e didattica per il conseguimento del titolo. Ogni CD vale 25 ore di impegno e il dottorando deve conseguire 60 CD all'anno.
Il Corso stabilità entro l’inizio dell’anno per i dottorandi del 40° ciclo un valore minimo e un valore consigliato di CD da conseguire per ciascuna delle seguenti attività:
•formazione disciplinare e multidisciplinare,
•formazione relativa all’acquisizione di competenze trasversali,
•formazione extra-curriculare per la crescita dei dottorandi come membri di una comunità scientifica (summer school, PhD simposia, ecc.),
•disseminazione dei risultati della ricerca,
• didattica erogata.
L'acquisizione dei CD è verificata in sede di passaggio d'anno.
Per maggiori informazioni si vedano i le tabelle e la guida ai crediti dottorali allegati più sopra.
Tipologia dell'attività svolta dai dottorandi
Ricerca: L’attività di ricerca dei dottorati è essenzialmente basata sull’approfondimento teorico delle tematiche che il candidato delinea nel proprio progetto. Il dottorando, guidato da un supervisore e da un co-supervisore, che lo indirizzano e verificano periodicamente la correttezza metodologica della sua ricerca e i risultati conseguiti, svolge il proprio lavoro in un contesto che ne garantisce e valorizza l'autonomia scientifica. Alla responsabilità del dottorando è affidato l’espletamento di una quotidiana attività di selezione dei materiali e di studio, cui seguirà la redazione della tesi secondo modalità e tempistiche concordate con i supervisori. Alcune borse di dottorati sperimentali – come quelli finanziati dal PNRR –accompagnano alla ricerca di tipo teorico un’esperienza pratica presso la pubblica amministrazione o imprese partner. L'articolazione del lavoro di ricerca e i tempi di realizzazione per un percorso dottorale sono organizzati, a grandi linee, come segue: L'attività del primo anno sarà dedicata ad approfondire lo stato dell'arte sul tema indicato nel progetto e alla raccolta dei materiali rilevanti; durante il secondo anno si procede al riordino dei materiali raccolti per i fini del progetto; il terzo anno sarà dedicato prevalentemente alla stesura del lavoro di tesi.
Disseminazione dei risultati della ricerca: I dottorandi vengono incoraggiati a presentare in forma di relazioni le loro ricerche attraverso la partecipazione a convegni e simposi dottorali; i dottorandi sono anche sollecitati dai loro supervisori, a fronte di un buon grado di maturità della ricerca, a procedere alla pubblicazione dei risultati della loro ricerca in veste di monografia, o di articoli, interventi e comunicazioni scientifiche.
Didattica integrativa: Considerata la complementarietà di ricerca e didattica ai fini della formazione di profili accademici completi, il Corso di dottorato in scienze giuridiche consente ed incentiva il coinvolgimento dei dottorandi nelle attività didattiche parallele all’insegnamento curricolare organizzate dai diversi GSD di afferenza. Previa autorizzazione del Collegio e nei limiti di un impegno che non pregiudichi l’espletamento di una regolare attività di ricerca, i dottorandi possono accedere ai bandi per la didattica integrativa ed il tutoraggio, che l’Ateneo è solito pubblicare su richiesta dei docenti. Il dottorando potrà, in concreto, aspettarsi di svolgere corsi di recupero, tenere lezioni o seminari di approfondimento, partecipare a commissioni d’esame o correggere prove scritte.
Attività di formazione alla ricerca previste per i dottorandi in coerenza con gli obiettivi formativi del dottorato
Il Collegio dei docenti coinvolge i dottorandi in lezioni seminariali su tematiche di interesse comune ai diversi settori disciplinari, privilegiando un approccio rivolto alla formazione trasversale dei dottorandi. Organizzati e curati dal coordinatore, tali incontri seminariali hanno come obiettivo di permettere ai dottorandi di avvicinarsi alle diverse declinazioni della ricerca giuridica nell’ambito di diverse discipline al fine di diversificare la loro conoscenza di tecniche e metodologie ed incoraggiare un approccio multidisciplinare nella costruzione del loro percorso. I seminari sono tenuti prevalentemente da membri del Collegio dei docenti e del Dipartimento di Scienze giuridiche, oltre che da Visiting Professors e da docenti di provata attitudine didattica. A titolo esemplificativo, i temi che sono stati oggetto di approfondimento nelle lezioni seminariali proposte hanno incluso: trasformazione digitale e big data; sostenibilità e tutela dell’ambiente; vulnerabilità e violenza di genere; populismo e populismi; tutela della persona e del patrimonio nel metaverso; ius in bello e ius ad bellum; profili socio-giuridici delle relazioni famigliari nell'età contemporanea; profili socio-giuridici dei rapporti di lavoro (privato e pubblico). La prossima programmazione didattica sarà elaborata e resa pubblica prima della data di inizio dell'anno accademico.
Oltre alla didattica organizzata dal Corso, i dottorandi sono invitati a definire in modo flessibile un proprio specifico percorso formativo, in accordo con i loro supervisori e co-supervisori e sulla base delle segnalazioni provenienti dal Collegio dei docenti; tutti i dottorandi sono invitati a seguire, in qualità di uditori, congressi, convegni e summer schools interne ed esterne all’Ateneo. Alla fine di ogni anno i percorsi formativi dei dottorandi faranno parte della valutazione complessiva del Collegio deidocenti sulla base del quale deliberare il passaggio di anno.
Elementi di internazionalizzazione del dottorato
Il Corso di dottorato, che garantisce la possibilità di sviluppare il proprio percorso di ricerca anche in lingua inglese, è strutturato in modo da favorire l'accesso a studenti internazionali, e favorisce l’internazionalizzazione sotto diversi aspetti: