Il Dottorato in Beni Culturali e Ambientali è un programma che nasce dallo sforzo congiunto dei numerosi ambiti di ricerca attivi presso il Campus di Ravenna dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Il programma si propone l'obiettivo di coniugare i molti, diversi saperi inerenti al patrimonio culturale e ambientale, nucleo identitario dell'iniziativa, in una coerente prospettiva transdisciplinare. Il programma si propone di favorire una modalità di ricerca orientata sull'oggetto di studio comune delle diverse discipline afferenti, piuttosto che sulle singole prospettive disciplinari. L'approccio adottato stimola la stretta collaborazione fra discipline umanistiche, scientifiche, giuridiche e sociali, all'interno di strutture e laboratori disciplinari e interdisciplinari. I dottori di ricerca del programma acquisiranno un alto livello di specializzazione su temi specifici, ma al contempo anche una formazione generale più ampia che li renda particolarmente preparati a collaborare al lavoro di gruppi di ricerca multidisciplinari.
Il Dottorato presenta forti elementi di internazionalizzazione attraverso:
Si prevede un percorso formativo che fornisca conoscenze approfondite nei diversi ambiti ma offra anche contributi multidisciplinari atti allo sviluppo di teorie e tecniche avanzate di conservazione, tutela e gestione dei beni comuni sul piano ambientale, culturale e giuridico.
Il Collegio ha istituito una Giunta:
Vice-coordinatrice: prof.ssa Serena Righi
Delegati alla didattica: prof.ssa Claudia Sebastiana Nobili (curriculum 1) e prof. Gabriele Bitelli (curriculum 2)
Delegati alla ricerca: prof. Fausto Tinti (curriculum 1) e prof.ssa Silvia Prati (curriculum 2)
Delegato alla terza missione: prof. Michele Marchi
Delegato alla gestione dl sito del Corso: prof. Giuseppe Lepore
Obiettivo del Dottorato in Beni Culturali e Ambientali è quello di coniugare i saperi inerenti il patrimonio culturale e ambientale in una prospettiva non solo trasversale ma concretamente metadisciplinare, favorendo una nuova modalità di ricerca orientata su questioni trasversali rispetto all'oggetto di studio piuttosto che sulle singole prospettive disciplinari.
Il Curriculum 1, BENI CULTURALI E AMBIENTALI - MEMORIA, TUTELA, DIRITTI, si concentra su temi di: memoria culturale che mette in relazione patrimoni materiali e immateriali; analisi storico-diagnostica su beni culturali e ambientali; rapporto società umana e natura condensato nell'apparato città-ambiente-paesaggio; governo dei beni comuni.
Il Curriculum 2, SCIENCE AND TECHNOLOGIES FOR CULTURAL HERITAGE, si concentra su sviluppo di materiali, metodi e tecnologie per il rilevamento, la caratterizzazione, la conservazione e la gestione del patrimonio ambientale e culturale materiale.
L'obiettivo formativo del Dottorato in BCA prevede l'acquisizione delle conoscenze e delle competenze derivate dall'interazione tra discipline differenti, quali le scienze umanistiche, scientifiche, giuridiche e sociali, condotta all'interno di strutture e laboratori comuni. La caratteristica essenziale della formazione del dottore di ricerca in BCA è il raffinamento delle solide competenze di base nel settore disciplinare di afferenza unito all'acquisizione di modelli concettuali e metodologie che permetteranno di affrontare problemi complessi e sfide nuove nell'ambito della tutela, conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.
Le dottoresse e i dottori di ricerca in BCA sapranno mettere a frutto l'alto livello di specializzazione e, al tempo stesso, la formazione multidisciplinare che fornisce competenze e metodi da applicare nelle collaborazioni in team di lavoro. L'obiettivo sostanziale è quello di contribuire a formare una nuova generazione di studiose e studiosi pronti ad affrontare, con piena e profonda consapevolezza, le sfide dei prossimi anni collegate al ruolo centrale, rispettivamente, della salvaguardia dell'ambiente e della trasmissione delle molteplici forme di patrimonio culturale come valori caratterizzanti la comunità nazionale, europea e mondiale.
Oltre alla formazione di nuovi ricercatori da inserire nell'ambito della ricerca nazionale e internazionale - non solo in riferimento al reclutamento universitario o a quello in enti di ricerca pubblici - i dottori di ricerca conseguiranno competenze di alto livello finalizzate a sviluppare nuove professionalità nell'ambito della gestione integrata dei beni culturali e ambientali. In particolare, per quanto riguarda l'ambito del patrimonio, la progressiva trasformazione di enti museali pubblici e di diritto privato in strutture con compiti di ricerca, favorirà un progressivo inserimento dei dottori di ricerca in queste nuove realtà, anche grazie alle numerose convenzioni già in essere, e a un auspicabilmente sempre più stretto rapporto con il Ministero della Cultura (MIC) e il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica (MATTM).
In particolare, il curriculum “Science and Technologies for Cultural Heritage (STECH)” si qualifica come percorso formativo specificatamente mirato alla qualifica di “conservation scientist”, il cui profilo professionale è tra quelli riconosciuti dal MIC. La figura di dottore di ricerca prevista nei due curricula intende rispondere alle necessità del mercato del lavoro nazionale ed internazionale nel settore dell'Heritage Science che richiede sempre più il possesso di quelle competenze di natura altamente multidisciplinare tipiche del campo della ricerca nel settore dei beni culturali.
I dottorandi acquisiscono competenze utili ai profili di funzionario regolamentati dal D.M. 244 del 20 maggio_2019
In particolare, il dottorato in BCA contribuisce alla formazione delle figure di antropologo fisico, archeologo, archivista, bibliotecario, esperto di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali, storico dell'arte, funzionario musicologo; esperto in gestione ambientale e recupero del territorio (codice ISTAT 2.2.2.1.2); esperto di trasferimento di tecnologie (codice ISTAT 2.5.3.1.2).