Mimesis e immaginazione tra estetica e antropologia

  • Data: 14 MAGGIO 2018  dalle 17:30 alle 19:30

  • Luogo: Sala Rossa, Scuola Superiore di Studi Umanistici, via Marsala 26, Bologna

  • Tipo: Seminari

Referente: Andrea Borsari

Crediti: 0.5

 

CHRISTOPH WULF (Freie Universität–Berlin)

Mimesis e immaginazione tra estetica e antropologia

In discussione con: Giovanni Matteucci (Professore di Estetica, Università di Bologna) e Raffaele Milani (Professore di Estetica, Università di Bologna)

In occasione dell’edizione italiana di:

Ch. Wulf, G. Gebauer, Mimesis. Cultura, arte, società, ed. it. a cura di A. Borsari, Bologna, Bup, 2017.

Ch. Wulf, Homo imaginationis. Le radici estetiche dell’antropologia storico-culturale, ed. it. a cura di F. Desideri e M. Portera, Milano-Udine, Mimesis, 2018.

Saranno presenti i curatori, Andrea Borsari (Università di Bologna) e Mariagrazia Portera (Università di Firenze)

Mimesis. Cultura, arte, società di Christoph Wulf e Gunter Gebauer mette a disposizione del pubblico italiano il testo di riferimento nella letteratura internazionale e il lavoro di ricognizione d’insieme più esteso dedicato al problema della mimesis, dopo la monumentale opera di Erich Auerbach (1956) da cui prende esplicitamente le mosse. Attraverso le tappe principali dell’elaborazione della nozione dall’antichità classica, i teorici medievali, rinascimentali, sei e settecenteschi, fino al grande romanzo dell’ottocento e alla filosofia contemporanea, il libro discute il termine “mimesis” che non indica soltanto il processo di imitazione, ma, oltre che all’ambito dell’estetica e dell’espressione artistica, si riferisce a una più ampia capacità di mimetismo, somiglianza, assimilazione, rappresentazione, simulazione, registrazione, espressione e anticipazione mimetica. La facoltà mimetica concerne le attività umane nel loro complesso e gioca un ruolo centrale nell’antropogenesi, nella nascita del soggetto e nello sviluppo della personalità di ciascuno. La mimesis contribuisce alla trasformazione in immagine e alla estetizzazione del mondo, innesca la vertigine del desiderio e della rivalità mimetica, lo scatenamento della violenza di assimilazione e di espulsione del diverso, ma al contempo rende possibile l’opportunità di un rapporto con l’altro e con il mondo di tipo non strumentale, scopre somiglianze impreviste e mescolanze inedite, e valorizza le differenze specifiche senza dissolverle in termini generici ma mostrando riguardo per le cose e per gli esseri umani. Insieme a Mimesis, la raccolta di saggi dello stesso Wulf, Homo imaginationis – che esplora anche temi come l’intreccio di emozione e rituale all’interno delle comunità culturali, l’educazione interculturale nella società globale, il concetto di performatività e il ruolo dell’immaginazione nella costruzione dell’umano –f a emergere il tenore profondamente estetico della prospettiva antropologica sviluppata da Wulf.

CHRISTOPH WULF, Professore di antropologia e di scienze della formazione alla Freie Universität di Berlino, dirige l’InterdisziplinäreZentrum für Historische Anthropologie (FU-Berlin), ha fondato e dirige la rivista “Paragrana. Internationale Zeitschrift für Historische Anthropologie” (De Gruyter), ed è vicepresidente della commissione Unesco nazionale della Germania (http://www.christophwulf.de/). Ha studiato le forme di rappresentazione corporea, rituale e mimetica e la dimensione estetico-performativa, simbolica e culturale dell'esperienza umana, tra le sue numerose pubblicazioni tradotte in quindici lingue: Zur Genese des Sozialen(Bielefeld, 2005); Anthropologie kultureller Vielfalt (Bielefeld, 2006); Anthropologie. Geschichte, Kultur, Philosophie (Köln, 2009); Cosmo, corpo, cultura. Enciclopedia antropologica (a cura di), Milano, 2002; Emotions in Rituals and Performances (con A. Michaels), London, 2012; Antropologia dell’uomo globale. Storia e concetti, Torino, 2013; Exploring Alterity in a Globalized World, New York, 2016. È stato visiting professor in molte università, tra le quali: Stanford; Tokyo, Kyoto; Beijing; Mysore, Delhi; Paris (Diderot, Nanterre, Vincennes-Saint-Denis, Institut de France, Conservatoire National des Arts et Métiers, École des Hautes Études en Sciences Sociales), Lille, Strasbourg; Modena; Amsterdam; Stockholm; Copenhagen; London; Saint Petersburg, Kazan.

GIOVANNI MATTEUCCI è Professore ordinario di Estetica all'Università di Bologna. Ha pubblicato numerosi saggi ed è autore di diversi volumi, tra i quali: Il sapere estetico come prassi antropologica (Pisa 2010), L'artificio estetico. Moda e bello naturale in Simmel e Adorno (Milano 2012), Il sensibile rimosso. Itinerari di estetica sulla scena americana (Milano 2015), Philosophical Perspectives on Fashion (London 2017, ed. con Stefano Marino), Estetica della moda (Milano 2017). Ha curato l'edizione italiana di classici del pensiero contemporaneo e volumi collettanei su vari aspetti del dibattito attuale in ambito estetico. Dirige la rivista "Studi di estetica".

RAFFAELE MILANI, Professore ordinario di Estetica all'Università di Bologna. Dirige il "Laboratorio di Studi sulle città" UniBo, è delegato dal 2002, per gli studi italiani di Estetica, all'International Association for Aesthetics e negli ultimi anni ha tenuto lezioni in varie università italiane e straniere, è stato keynote speaker negli incontri internazionali Tasting The Landscape (Ifla, Torino 2016), Pistoia–Capitale della Cultura (2017), Archiletture (Bologna 2017), Immagini? (Bressanone 2017), e ha pubblicato i volumi: Aesthetics of Nature, Tokyo, Brücke, 2014; The Aesthetics of Grace, New York, Peter Lang, 2013; The Art of the City, Montreal et al., McGill-Queen's UP, 2017.