Parte del ciclo di incontri "CMXXX Patrimonio dell’Umanità - A cinquant’anni dalla Convenzione UNESCO: prospettive e riflessioni nei Campus dell’Alma Mater Studiorum"
Data: 25 NOVEMBRE 2022
Luogo: Cesena, Aula Magna “Carmen Tura”, in Via dell’Università 50
Tipo: Convegni
Il primo convegno MultiCampus dell’Alma Mater Studiorum.
Aperta alla firma il 16 novembre 1972, la Convenzione UNESCO per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale ha codificato la nozione rivoluzionaria di patrimonio comune dell’Umanità, considerando i beni di eccezionale valore universale come appartenenti non soltanto ai singoli Stati in cui hanno sede, ma anche all’Umanità intera, alla Comunità internazionale, che ne diviene dunque responsabile.
L’Italia, con i suoi 58 siti UNESCO, ha il privilegio e la responsabilità di tutelare e valorizzare il suo inestimabile patrimonio. L’Alma Mater Studiorum intende celebrare l’anniversario che ricorre nel 2022 con cinque eventi che si svolgeranno nelle sedi del MultiCampus:
“Restauro, conservazione, valorizzazione, digitalizzazione e scienza del patrimonio”
“Il patrimonio culturale e la diversità: lingue, traduzione e partecipazione”
“Turismo sostenibile fra patrimonio locale e cittadinanza globale”
“Paesaggi, patrimoni di cultura e di natura”
“L’impatto della Convenzione Unesco del 1972 sui sistemi giuridici nazionali ed internazionali e il rapporto con l’Unione Europea”
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Il binomio cultura/natura è in sé e per sé un asset fondante del nostro paese, un rapporto che può essere letto sia in termini dicotomici, come due facce di una medaglia che donano valore ai territori sia con singolarità eccezionali che con segni e strutture diffusi, ma anche come una sintesi e una simbiosi frutto della coevoluzione dei processi naturali e antropici. Tutti fattori che trovano la loro sintesi nel concetto stesso di paesaggio, così come codificato dalla Convenzione europea del
paesaggio.
Cultura/natura è anche un binomio centrale nell’azione dell’UNESCO, che ha fra le sue missioni “l’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo”. La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, di cui quest’anno ricorre il 50esimo dall’adozione, prevede che si possano iscrivere alla World Heritage List beni considerati come patrimonio culturale, patrimonio naturale o paesaggio culturale (1992). Questo approccio ha condotto nel 2017 al riconoscimento e all’iscrizione nella Lista dell’antica faggeta di Sasso Fratino nel Parco nazionale delle foreste casentinesi.
Insieme all’iscrizione a Memoria del Mondo della Biblioteca Malatestiana di Cesena la faggeta vetusta di Sasso Fratino, prima riserva integrale istituita in Italia nel 1959, rende evidente l’azione dell’UNESCO nel nostro territorio e ne rappresenta un’eccellenza.
Il patrimonio naturale e culturale è una risorsa importante per tutte le comunità, che va interpretato con una rinnovata sensibilità verso una sostenibilità che abbracci le dimensioni sociale, ambientale ed economica, e gestito secondo una responsabilità condivisa.
Conoscenza, cura, conservazione, valorizzazione, sono azioni fondamentali per custodire e tramandare alle generazioni future lo straordinario patrimonio del paese. Un patrimonio fatto di monumenti, borghi, agglomerati, siti intesi come “opere dell’uomo o opere coniugate dell’uomo e della natura”. Ma anche di parchi, monumenti e siti naturali, scrigni di biodiversità, endemismi e saperi da diffondere e tutelare. Tutela e valorizzazione della biodiversità culturale e naturale che sono al contempo portatrici di valori estetici, etici, ambientali, fonti di equilibrio e benessere, per i singoli e le comunità, ed elementi cruciali nel contrasto ai cambiamenti climatici.
La giornata di studio vuole rappresentare un momento di ascolto e confronto aperto a contributi, studi, ricerche e riflessioni che affrontino le tematiche sopra descritte, anche a partire dai beni riconosciuti dall’UNESCO nel nostro territorio, con focus che evidenzino il rapporto tra:
Oltre alla trattazione dei diversi temi sopra indicati, gli studiosi dell’Ateneo sono invitati a presentare proposte di eventi divulgativi e di visite dei siti UNESCO della Regione Emilia-Romagna.
Comitato scientifico del convegno: Patrizia Tassinari, Roberto Pasini, Federico Magnani, Stefania Rössl, Andrea Ugolini
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H 9:00 Apertura lavori e saluti delle autorità
I sessione. Chairman: Andrea Ugolini, Dipartimento di Architettura
H 9:45 Massimo Sericola, Barbara Marangoni (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). La Vena del Gesso Romagnola. Patrimonio culturale e tutela dei paesaggi per un nuovo bene UNESCO
H 9:55 Simona Tondelli, Claudia De Luca, Hanna Elisabet Åberg (Dipartimento di Architettura). Ruritage approaches to understand, value, and share knowledge about cultural and natural heritage in rural communities
H 10:05 Patrizia Cirino, Cinzia Marchesini (Ministero della Cultura). I paesaggi culturali tra salvaguardia e valorizzazione
H 10:15 Beatrice Borghi (Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin"). Città, educazione, patrimonio cultuale. Le esperienze del Centro internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio
H 10:25 Martina D'Alessandro (Dipartimento di Architettura). Paesaggio come palinsesto
H 10:35 Marialuisa Cipriani (Dipartimento di Architettura). Il binomio cultura/natura assume…
H 10:45 Francesco Casadei (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari). Edilizia rurale e paesaggio agrario: note per una analisi storica di alcune fonti sulla realtà italiana centro-settentrionale
II sessione. Chairman: Stefania Rossl, Dipartimento di Architettura
H 11:25 Stefano Gotti, Patrizia Tamburini (Italia Nostra-Sezione di Forlì). Domande fra natura e cultura. Percorsi dal globale al locale e viceversa nelle foreste casentinesi
H 11:35 Jo De Waele (Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali; Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna; Istituto Italiano di Speleologia), Stefano Piastra (Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin"), Veronica Chiarini (Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali; Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna), Andrea Columbu (Dipartimento di Scienze chimiche, della Vita e della Sostenibilità ambientale, Università di Parma), Massimiliano Costa (Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità, Parco Delta del Po Emilia-Romagna), Giovanna Daniele (Servizio geologico sismico e dei Suoli, Regione Emilia-Romagna), Massimo Ercolani (Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna), Stefano Lugli (Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Monica Palazzini (Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane, Regione Emilia-Romagna), Luca Pisani (Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali; Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna), Marco Pizziolo (Servizio geologico sismico e dei Suoli, Regione Emilia-Romagna), Paolo Forti (Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali; Istituto Italiano di Speleologia). L'importanza scientifica, culturale e divulgativo-didattica delle aree carsiche nelle evaporiti dell'Emilia Romagna, candidate a diventare un nuovo World Heritage UNESCO nel 2023
H 11:45 Valentino Marini Govigli (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari), Kalliopi Stara (Università di Ioannina, Grecia). La dimensione sociale, ambientale ed economica del paesaggio naturale spirituale. I modelli di gestione integrata delle foreste sacre dell’Epiro, Grecia
H 11:55 Francesco Lipparini (Dipartimento di Architettura). Dal piano Cervellati ai portici UNESCO: il percorso di Bologna nella conservazione del centro storico
H 12:05 Iana Ivanova Tzankova ed Elvira Cicognani (Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari"), Fabiana Fini (AUTC Settore Sostenibilità di Ateneo), Luciana Sacchetti (ARTEC Area Rapporti Imprese, Terza Missione e comunicazione web), Annalisa Setti (School of Applied Psychology, University College Cork). Utilizzo di spazi verdi, connessione con la natura e comportamenti pro-ambientali: indagine tra gli studenti dell'Università di Bologna
H 12:15 Vittorio Serra, Antonio Ledda, Maria Grazia Gavina Ruiu e Antonietta Bardi (Dipartimento di Agraria, Università di Sassari), Giovanna Calia e Andrea De Montis (Dipartimento di Agraria, Università di Sassari; Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, Università di Cagliari), Valentina Mereu (Euro-Mediterranean Centre on Climate Change, Sassari), Valentina Bacciu (Euro-Mediterranean Centre on Climate Change, Sassari; Institute of BioEconomy, National Research Council, Sassari), Serena Marras e Donatella Spano (Dipartimento di Agraria, Università di Sassari; Euro-Mediterranean Centre on Climate Change, Sassari), Patrizia Tassinari (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari). Adattamento ai cambiamenti climatici negli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica: il caso italiano
H 12:25 Francesco Lami (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari). Paesaggi viventi. La rete di interazioni fra biodiversità e habitat
H 12:35 Alessandro Chiarucci, Arianna Ferrara, Francesco Maria Sabatini, Juri Nascimbene, Alfredo Di Filippo, Gianluca Piovesan (Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali). Le faggete vestuste d’Europa e d’Italia: mitigatrici del clima e serbatoi di biodiversità a beneficio dell’umanità
III sessione. Chairman: Roberto Pasini, Dipartimento di Beni culturali
H 14:00 Daniele Torreggiani (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari), Giulio Senes, Natalia Fumagalli, Roberto Rovelli, Gianpaolo Cirone (Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, Università di Milano). Heritage Greenways. La mobilità dolce per l'accesso ai siti UNESCO
H 14:10 Emanuele Regi (Dipartimento delle Arti). Uomo e Biosfera: arti performative nel paesaggio per valorizzare biodiversità culturali e naturali
H 14:20 Maria Elena Menconi, David Grohamnn e Marco Vizzari (Università di Perugia), Patrizia Tassinari (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari, Università di Bologna). Paesaggi fluviali e comunità insediate: giochi di potere, conflitti e senso identitario. Il caso di un’arena deliberativa nel territorio di Perugia per (ri)connetere il Tevere con la comunità insediata
H 14:30 Arianna Mecozzi, Marco Cornaglia, Giulia Cardoni, Simone Zambruno (Dipartimento di Beni culturali). Gli atlanti multimediali GIS per la tutela e la memoria del territorio costiero
H 14:40 Maurizia Sigura, Francesco Da Borso ed Elisabetta Peccol (Dipartimento di Scienze agro-alimentari ambientali animali, Università di Udine), Nadia Carestiato (Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale, Università di Udine), Patrizia Tassinari (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari, Università di Bologna). Sistemi reticolari per la lettura integrata del patrimonio naturale e culturale del paesaggio
H 14:50 Gilmo Vianello (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari, Università di Bologna), Gloria Falsone (Boreal Mapping), Massimo Gherardi (CSSAS Bologna; Accademia Nazionale di Agricoltura), Livia Vittori Antisari (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari, Università di Bologna; Accademia Nazionale di Agricoltura). La metodologia VASA (Valutazione Storico Ambientale) per l'identificazione dei paesaggi rurali storici: il caso di studio de "La corona di Matilde. Alto Reno terra di castagni"
H 15:00 Maura Savini (Dipartimento di Architettura). Progetto e paesaggio contemporaneo
IV sessione. Chairman: Patrizia Tassinari, Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari
H 15:40 Anna Maria Toni (Dipartimento di Scienze giuridiche), Claudio Buscaroli (progetto Mela Rosa Romana - Ri.Nova). Coltivare l’antico: un’impresa per il futuro. Gli alberi secolari di mela rosa romana e i frutti antichi dell’Appennino in un progetto di recupero del paesaggio rurale della montagna bolognese
H 15:50 Andreina Milan (Dipartimento di Architettura). Boschi monastici e ricostruzione del paesaggio storico in Polesine
H 16:00 Marianna Olivadese (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari). Il giardino storico nella contemporaneità
H 16:10 Matteo Zavalloni (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari), Riccardo D'Alberto (Dipartimento di Scienze statistiche "Paolo Fortunati"), Francesco Pagliacci (Dipartimento Territorio e Sistemi agro-forestali, Università di Padova). L'impatto socio-economico dei Parchi Nazionali Italiani
H 16:20 Daniele Torreggiani, Giulia Gatta, Anna Costa, Christian Abate, Patrizia Tassinari (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari). I giardini di San Domenico: patrimonio di natura e cultura della città di Imola
H 16:30 Patrizia Tassinari, Giulia Gatta, Daniele Torreggiani (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari). Un antico bosco in provincia di Modena: patrimonio della collettività
H 16:40 Maria Rosa Bagnari (Ecomuseo delle Erbe palustri), Giacomo Buganè (Geolab Aps), Massimiliano Costa (Parco Delta del Po Emilia-Romagna), Massimo Gherardi (Boreal Mapping), Gilmo Vianello (Accademia Nazionale di Agricoltura), Livia Vittori Antisari (Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari). Villanova delle Capanne, paese delle erbe palustri: le belle figlie del Lamone
H 17:05 Conclusioni
Ivan Fabrizio Apollonio (Dipartimento di Architettura)