I Dottorandi dovranno seguire un percorso formativo (per cui si veda l'offerta di attività didattica per l'a.a. in corso), articolato secondo il seguente modello:
Tutte le attività dovranno essere autocertificate e validate dal supervisore.
L‘attività didattica, così come delineata, sarà organizzata per garantire conoscenze e competenze necessarie a governare il variegato dominio dei beni culturali materiali e immateriali, innestando sopra di esso le azioni per acquisire la necessaria consapevolezza critica del "workflow" dei sistemi digitali, ovvero anche del "lifecycle" degli oggetti del patrimonio (acquisizione o cattura, creazione, arricchimento, analisi, interpretazione, conservazione, disseminazione).
Per arricchire la formazione disciplinare, i Dottorandi potranno seguire corsi per l'acquisizione di competenze trasversali sui temi di: e.g. gestione di progetti; data management plan; cultura e creatività; autoimprenditorialità; public speaking; comunicazione; lavoro a progetto; lavoro collaborativo; critical thinking; dialogical literacy; community engagement.
I Dottorandi saranno tenuti ad esporre al Collegio i risultati del loro lavoro anno per anno, durante un incontro congiunto di Collegio e Commissione Didattica. I Dottorandi saranno inoltre incentivati all‘organizzazione di seminari interni per la condivisione di progetti, linee di ricerca, orientamenti disciplinari e potenziali output.
Il lavoro finale dei Dottorandi consisterà nella scrittura di un elaborato, in lingua italiana o in inglese, preferibilmente di carattere sperimentale e che possa prevedere anche ricadute pratiche - come la modellazione, Io sviluppo, l'implementazione o la prototipazione di ambienti, tool, modelli, architetture o applicazioni.
I Dottorandi sono tenuti obbligatoriamente, nell'arco del triennio, anche a: