Struttura del corso (cicli 37-38-39)

L’obiettivo principale della realizzazione di un’originale ricerca dottorale sarà accompagnato da una specifica attenzione alla dimensione comunicativa e disseminativa della ricerca e allo sviluppo di una serie di abilità indispensabili per lo sviluppo postdottorale del ricercatore: capacità di inserimento in network scientifici, collocazione della propria produzione scientifica in sedi editoriali di eccellenza, capacità di progettazione della ricerca per la partecipazione a bandi competitivi internazionali.

Si elencano qui di seguito gli obblighi formativi e di produzione scientifica ai quali i candidati devono ottemperare di anno in anno: 

Secondo anno:

- Minimo 30 ore di attività didattiche da seguire. La frequenza ad alcuni incontri è obbligatoria (si veda offerta didattica) ;

- Presentazione dei progressi del lavoro di ricerca e confronto con un discussant durante la giornata dedicata ai passaggi d’anno;

- Consegna di 1 prodotto della ricerca (articolo pubblicato in rivista o capitolo di libro o contributo a convegno);

Terzo anno:

- - Minimo 30 ore di attività didattiche da seguire. La frequenza ad alcuni incontri è obbligatoria (si veda offerta didattica);

- Consegna di un 1 articolo scientifico pubblicato in rivista di fascia A;

- Esame finale;

Per determinate tipologie di ricerca potranno essere previsti dei periodi di tirocinio presso istituzioni scientifiche, culturali, nell’ambito dell’amministrazione pubblica, delle istituzioni economico-sociali, delle organizzazioni non governative, del terzo settore.

L’attività didattica si articolerà in tre livelli, attraverso un piano di formazione personale così strutturato:

  • attività dedicate alla formazione individualizzata nelle      metodologie e attività disciplinari funzionali alla ricerca di tesi,  inclusi anche periodi presso altri atenei italiani o esteri
  • formazione trasversale,  attraverso seminari interdisciplinari per favorire le capacità di lavoro e di progetto in gruppi interdisciplinari e la condivisione di reti e      relazioni tra dottorandi.
  • acquisizione di competenze professionalizzanti anche mediante periodi di tirocinio, nazionale o estero, dedicati a: concezione e  gestione di progetti di ricerca, valorizzazione, comunicazione e verifica      dei risultati, progettazione e metodologie didattiche.

Su tutti e tre i livelli saranno progettate attività di formazione inter-dottorale, realizzate insieme ad altri dottorati.

Al fine di favorire una formazione il più possibile internazionale, i dottorandi dovranno passare almeno 6 mesi all’estero nell’arco del triennio. Parte integrante della loro formazione è considerata anche la partecipazione a summer schools e a manifestazioni internazionali promosse dal dottorato o da altri centri di ricerca, ma anche l’organizzazione di convegni internazionali di dottorandi.

Ai dottorandi saranno assegnati uno o più co-tutor (anche esterni al collegio) che avranno il compito di seguire il dottorando nella sua attività di ricerca e predisporre un piano formativo individualizzato con specifica attenzione anche allo sviluppo di carriera e alla occupabilità.

 

L’attività didattica si articolerà in tre livelli, attraverso un piano di formazione personale così strutturato:

  • attività dedicate alla formazione individualizzata nelle      metodologie e attività disciplinari funzionali alla ricerca di tesi,      inclusi anche periodi presso altri atenei italiani o esteri
  • formazione trasversale,      attraverso seminari interdisciplinari per favorire le capacità di lavoro e      di progetto in gruppi interdisciplinari e la condivisione di reti e      relazioni tra dottorandi.
  • acquisizione di competenze professionalizzanti anche mediante periodi di tirocinio, nazionale o estero, dedicati a: concezione e      gestione di progetti di ricerca, valorizzazione, comunicazione e verifica      dei risultati, progettazione e metodologie didattiche.

Su tutti e tre i livelli saranno progettate attività di formazione inter-dottorale, realizzate insieme ad altri dottorati.

Al fine di favorire una formazione il più possibile internazionale, i dottorandi dovranno passare almeno 6 mesi all’estero nell’arco del triennio. Parte integrante della loro formazione è considerata anche la partecipazione a summer schools e a manifestazioni internazionali promosse dal dottorato o da altri centri di ricerca, ma anche l’organizzazione di convegni internazionali di dottorandi.

Ai dottorandi saranno assegnati uno o più co-tutor (anche esterni al collegio) che avranno il compito di seguire il dottorando nella sua attività di ricerca e predisporre un piano formativo individualizzato con specifica attenzione anche allo sviluppo di carriera e alla occupabilità.