Aree di ricerca, obiettivi del corso, sbocchi occupazionali

Aree di ricerca

  • La genesi e l’evoluzione di insediamenti e di città;
  • le dinamiche di occupazione dei territori e di interazione culturale e      commerciale tra popoli diversi;
  • i riferimenti alla complessità sociale e alle ideologie (riflessione filosofica,      politica, giuridica sulle istituzioni, mobilità degli assetti sociali);
  • le relazioni simboliche tra i luoghi e tra gli oggetti della memoria; gli eventi, intesi      come processi di costruzione e ricostruzione del “ricordo”, che chiamano      in causa il rapporto tra memoria e storia;
  • testi letterari o filosofici, o correnti di pensiero, rilevanti nella prospettiva della storia intellettuale e del dialogo interculturale.

Obiettivi del corso

Il corso di dottorato comprende diversi ambiti principali come l’antropologia, l’archeologia, le istituzioni e il pensiero politico, l’orientalistica, la storia e le altre intersezioni culturali – che si dipanano lungo un arco cronologico esteso dalla preistoria all’età contemporanea, secondo una dimensione interdisciplinare che vede le diverse metodologie e specificità disciplinari operare in modo congiunto e trasversale. Il Dottorato si propone di formare studiosi in grado di ricoprire ruoli altamente qualificati in ambito universitario, nelle istituzioni scientifiche e culturali di alta qualificazione, nel settore privato, nella conservazione, nella tutela e nella valorizzazione del territorio e del suo patrimonio storico-artistico e archeologico, sia nel settore pubblico sia nel privato, attraverso l'elaborazione e interpretazione delle fonti storiche, archeologiche, documentarie, materiali, la ricostruzione storico-sociologica, la creazione di banche dati, l'utilizzo di strumenti grafici 3D.

 

Sbocchi occupazionali

Le prospettive occupazionali dei dottori di ricerca riguardano in primo luogo la possibilità di proseguire l’attività di ricerca sia in ambito universitario sia presso altre strutture scientifiche nazionali e internazionali; l’insegnamento nella scuola media e superiore; l’impiego in archivi, biblioteche, musei; la collaborazione a progetti di ricerca promossi da fondazioni private e pubbliche; la possibilità di impiego presso aziende private nei settori della comunicazione, della politica culturale aziendale e della gestione delle risorse umane; l'impiego nel settore pubblico e privato relativamente alla gestione, documentazione e ricerca del patrimonio archeologico, in particolare tramite scavi, ricognizioni, schedature di materiali collegati a progetti promossi dalle Università o supervisionati o in concessione da parte dalle Soprintendenze.

In base al monitoraggio sugli sbocchi occupazionali e professionali dei dottori di ricerca che hanno completato i cicli 33, 34 e 35, il 94 % dei dottorandi ha  trovato un'occupazione entro i 7 mesi dal conseguimento del titolo tramite assegni o borse di ricerca negli ambiti tematici del corso di dottorato o ha ottenuto contratti a tempo determinato o indeterminato nella pubblica amministrazione (scuola e soprintendenze archeologiche). In media, i dottori di ricerca hanno valutato molto positivamente l'utilità del percorso dottorale in termini degli sbocchi occupazionali raggiunti e del livello di internazionalizzazione delle loro carriere.