È noto che intorno al 1830 le strade della filosofia e della scienza cominciarono a divergere. Prima di tale data la filosofia comprendeva anche la "filosofia naturale" che noi oggi chiameremmo scienza e i filosofi avevano spesso una formazione che consentiva loro di eccellere nelle scienze. Dopo tale data la scienza e gli scienziati hanno sviluppato sempre più la loro autonomia, creando nuove specialità, nuovi linguaggi e legami solidi con la tecnologia in modi che hanno portato ad alienare le simpatie di molte successive generazioni di filosofi nei confronti della scienza, fino a oggi. Pur riconoscendo la sostanziale autonomia della filosofia e della scienza nelle istituzioni di ricerca ed educative odierne, il curriculum in Filosofia e Studi sulla scienza fornirà una formazione che permetterà agli studenti di dottorato di esplorare sia i conflitti che i collegamenti persistenti che caratterizzano i rapporti tra filosofia e scienza. Il curriculum combinerà campi di studio come la filosofia analitica e quella continentale, la storia e la filosofia della scienza, la logica e la filosofia del linguaggio, gli studi sulla scienza e la tecnologia. Vi è una crescente consapevolezza che le discipline umanistiche sono in grado di fornire importanti prospettive culturali, storiche e filosofiche su questioni essenziali per i cittadini del mondo contemporaneo. Reciprocamente, vi è una crescente consapevolezza negli ambienti scientifici che una più chiara comprensione degli aspetti filosofici, sociali e morali in gioco nel campo della scienza e della tecnologia può beneficiare la scienza stessa. Il curriculum mira a formare dei dottorandi capaci di sviluppare nuove proposte interpretative su una serie di questioni che travalicano le partizioni tradizionali tra filosofia, scienza e tecnologia.