Le malattie branchiali rappresentano un problema primario nei pesci allevati, causando perdite significative poiché le branchie sono un organo multifunzionale, non solo necessario per lo scambio di gas, ma anche essenziale per la regolazione osmotica e ionica, la regolazione acido-base e l’escrezione dei prodotti di scarto azotati.
Dal paradigma tradizionale delle malattie che coinvolgono un solo ospite e un solo patogeno, sia esso virale, batterico o parassitario, in acquacoltura si osserva un notevole spostamento verso malattie branchiali complesse e multifattoriali.
L'obiettivo principale del progetto sarà la messa a punto di strumenti diagnostici, combinando i moderni metodi molecolari, con la diagnostica tradizionale e l'istopatologia qualitativa/semiquantitativa, al fine di comprendere il modello di malattia e classificare le componenti microbiche coinvolte nelle malattie branchiali complesse.
Raccolta dati e revisione sistematica della letteratura sulle principali malattie branchiali (e.g. amebiasi, malattie da monogenei, e da batter e.g. tenacibaculosi e piscirickettsiosi) nelle specie ittiche allevate in Europa, con particolare riferimento a spigola, orata, ombrina e ricciola in acqua marina e trota in acqua dolce nei diversi sistemi di allevamento (gabbie a mare ed allevamenti a terra). Individuazione degli allevamenti target per la conduzione di campionamenti sulla base dei dati pregressi.
Stesura di un piano di campionamento e di protocolli diagnostici.
Prima fase di campionamenti esplorativi.