Progetti 39° ciclo

Dipartimento di Scienze Economiche (DSE) borsa di studio istituita dall'Unione Europea (Next Generation EU) – Ministero dell'Università e della Ricerca PNRR ex D.M. 117/2023 e Istituto Ortopedico Rizzoli

Supervisori: Francesco Paolucci (DSE) e Luca Sangiorgi (IOR)

Nell'ambito del Progetto Regionale Malattie Rare della Regione Emilia Romagna, è stato sviluppato un modello Hub and Spoke per rafforzare le reti regionali per specifiche malattie coinvolgendo le strutture territoriali. In questo contesto, nell'Area Metropolitana di Bologna è stata istituita una rete che coinvolge i 4 grandi ospedali e tutti i servizi dalla Conferenza Socio Sanitaria Metropolitana. Questo modello punta a migliorare i servizi per pazienti con malattie rare, che richiedano un'organizzazione estesa e la collaborazione tra le varie competenze.

In questo contesto, il progetto mira a progettare, modellare e condurre un'analisi di cost-effectiveness. L'obiettivo è valutare l'efficacia di questo nuovo percorso clinico nel migliorare il benessere fisico e la soddisfazione dei pazienti affetti da malattie rare.

L'analisi affronterà la domanda di ricerca: "Il modello della rete metropolitana è conveniente per i pazienti affetti da malattie rare rispetto agli attuali percorsi di cura?".

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su una specifica tematica è uno.

Dipartimento di Scienze Aziendali (DiSA), borsa di dottorato finanziata dall'Unione Europea (NEXT GENERATION EU), dal Ministero dell'Università e della Ricerca, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (D.M. 117/2023) e dall'Università di Bologna e da Istituto Ortopedico Rizzoli (posizione 1 del bando in scadenza il 22/08/2023).

Supervisor Emanuele Padovani (DiSA), co-supervisor Viola Damen (IOR)

Il progetto si concentra sull'innovazione nel governo e monitoraggio del percorso del paziente chirurgico. Utilizzando tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e dati clinici digitalizzati, mira a migliorare l'efficienza e la qualità dell'assistenza. Gli obiettivi includono (1) l'analisi dei modelli esistenti, (2) lo sviluppo di un modello ottimizzato, (3) l'implementazione di un sistema di monitoraggio e (4) la valutazione dell'impatto. La metodologia coinvolge ricerca bibliografica, interviste, analisi dei dati, sviluppo del modello e implementazione. I risultati attesi includono l'identificazione di criticità nei modelli esistenti, lo sviluppo di un modello migliorato, un'implementazione di successo e valutazioni sull'efficacia. Questo progetto promette di migliorare l'assistenza chirurgica per un'efficienza e sicurezza superiori.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su una specifica tematica è uno.

Dipartimento di Scienze Economiche (DSE), borsa di dottorato finanziata dall'Unione Europea (NEXT GENERATION EU), dal Ministero dell'Università e della Ricerca, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (ex D.M. 117/2023 - PA) e dall'Università di Bologna e da Learlab s.r.l. (posizione 17 del bando).

Supervisor Elena Argentesi (DSE) e Alessia Marrazzo (Lear)

Progetto di ricerca nell’ambito delle discipline dell’economia e della politica della concorrenza. In particolare, valutazione ex-post delle decisioni delle autorità della concorrenza in ambito di intese, abusi o concentrazioni; e/o valutazione dell’impatto di specifiche politiche della concorrenza nazionali e/o sovranazionali (come, ad esempio,le linee guida della Commissione Europea in materia di aiuti di stato); e/o analisi del livello di concorrenza prevalente in specifici settori di attività economica; e/o analisi della relazione tra concorrenza e benessere sociale. Il progetto di ricerca sarà svolto nell’ambito di progetti commissionati dalla Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione Europea o da altre autorità della concorrenza o organizzazioni internazionali (EBRD, OECD, World Bank).

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su una specifica tematica è uno.

Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati" (STAT), borsa di dottorato finanziata dall'Unione Europea (NEXT GENERATION EU), dal Ministero dell'Università e della Ricerca, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (ex D.M. 117/2023 - PA), dall'Università di Bologna e da Coop Alleanza 3.0 (posizione 18 del bando).

Supervisor Martin Forster (STAT), Beatrice Biondi (STAT) e Giulia Pippa (Coop Alleanza 3.0)

Sviluppo di modelli statistici per la progettazione di strumenti di marketing e la definizione di politiche commerciali

Il progetto è finalizzato allo sviluppo mirato e all’applicazione in scenari di business di metodi statistici atti a supportare decisioni strategiche del settore “retail”. Gli obiettivi specifici si inseriscono in un contesto di stimolo al miglioramento della sostenibilità ambientale e della salubrità dei consumi di fast moving consumer goods (FMCG). Le evidenze prodotte dalla ricerca forniranno supporto alla definizione di strategie private e all’implementazione di politiche pubbliche finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale degli acquisti e alla promozione di consumi più sani in termini di contenuto nutrizionale.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su una specifica tematica è uno.

Supervisor Giuseppe Pignataro (DSE)

Il progetto focalizza la sua attenzione sul tema delle disparità economico/sociali in una prospettiva multidimensionale osservando l’evoluzione delle determinanti legate alle disparità e la loro interazione cercando di assicurare una visione complessiva delle problematiche inerenti questa tipologia di argomenti. Parte dell’analisi verterà sul tema della disuguaglianza delle opportunità– di recente sviluppo in letteratura – attraverso la declinazione empirica di molteplici punti di vista sia educativo, territoriale, sanitario e con focus prevalente su dati italiani.

Da un lato studieremo il mondo delle disparità non solo come disuguaglianza sulla ricchezza, ma bensì di comprensione di tutti i potenziali canali alternativi di trasmissione della ricchezza quali background sociale e familiare, ruolo dell’istruzione, opportunità di lavoro e altre determinanti identificative dello sviluppo di un paese. L’approccio che seguiremo necessita di differenti strumenti statistico/economici a partire da coefficienti/indici sulla disuguaglianza, povertà e deprivazione sociale che sono prevalentemente utilizzati nella letteratura e dai principali organismi internazionali a cui aggiungere stime empirico/quantitative di identificazione degli effetti sulle distribuzioni degli outcomes di riferimento con l’utilizzo di software quali STATA o R.

Dall’altra parte il progetto si occuperà di stimare una serie di politiche di intervento che a livello locale e nazionale hanno contribuito ad alleviare il peso delle disparità. L’obiettivo prevalente sarà quello di identificare i loro impatti e di cercare di proporre soluzione alternative nell’ambito di quanto richiesto dal progetto del PNRR sulla dimensione territoriale, la coesione sociale e lo sviluppo dei territori dal punto di vista ad esempio educativo, infrastrutturale e sanitario. Gli strumenti che verranno adottati sono metodologie econometriche di rilevanza statistica utili alla stima della causalità tra le variabili oggetto di disamina.

Per questi motivi, entrambe le borse previste per questo progetto, rispettivamente la Borsa di studio PNRR ex D.M. 118/2023 - Pubblica Amministrazione e la borsa di studio PNRR Partenariati Estesi finanziate entrambe dall’Unione Europea NextGenerationEU, richiedono profili di studenti fortemente interessati alle analisi quantitative e competenze econometriche avanzate. Oltre alla conoscenza necessaria di STATA ed R sono richieste conoscenze nell’ambito di ArcGIS/QGIS – nonché software relativi a data scraping come python. Il compito dei dottorandi nell’ambito di questo progetto sarà da un lato l’impegno accademico verso lo sviluppo di una tesi di ricerca secondo gli standard previsti dal Dottorato GOMAP – ma contemporaneamente l’attività richiesta prevederà lo sviluppo di una serie di deliverables dedicati con analisi descrittive nell’ambito dello spoke 8 -- Progetto GRINS.

Infine, sono in corso attualmente dei contatti con un ente pubblico nazionale e un centro di ricerca internazionale – che prevedono una collaborazione obbligatoria di 6 mesi – con particolare riferimento alla Borsa di studio PNRR ex D.M. 118/2023.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è due.

Supervisor Alessandro Tavoni (DSE) e Riccardo Ghidoni (DSE)

Il ruolo degli individui rispetto alle comunità nel promuovere la transizione ecologica

La ricerca sviluppata nell'ambito di questo progetto si concentrerà sul ruolo proattivo degli individui e delle comunità nel promuovere la transizione ecologica e il loro impatto economico. In primo luogo, identificherà i fattori chiave che favoriscono l'impegno degli agenti, ovvero attraggono i soggetti a partecipare alla transizione ecologica, individualmente o in gruppo. In secondo luogo, fornirà raccomandazioni politiche per far passare i soggetti da soggetti passivi ad attori attivi nella transizione ecologica. In terzo luogo, dato che una transizione ecologica di successo richiede il sostegno pubblico alle politiche, analizzerà la percezione e la consapevolezza del cambiamento climatico.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Supervisor Antonio Minniti, Stefano Bolatto e Gaetano Alfredo Minerva(DSE)

Premessa

Il modello di economia circolare richiede un cambiamento significativo nel modo in cui produciamo e consumiamo beni e servizi poiché mira a promuovere la sostenibilità massimizzando l'uso delle risorse e riducendo al minimo gli sprechi. Per garantire il successo dell'attuazione di un'economia circolare, è fondamentale capire come le imprese possono adattarsi al panorama in evoluzione. Ciò richiede un'analisi approfondita dell'impatto dei cambiamenti strutturali e delle dinamiche globali sulla loro capacità di innovare e muoversi verso un'economia circolare. In questo modo, possiamo identificare sfide e opportunità, assicurando che la transizione verso questo nuovo modello sia efficace e al tempo stesso sostenibile.  

Il ruolo dell’innovazione nella transizione verso un’economia circolare 

La transizione verso un'economia circolare richiede cambiamenti strutturali significativi e l'innovazione è al centro di questa trasformazione. Questa transizione richiede infatti un cambiamento fondamentale nel modo in cui progettiamo, produciamo, consumiamo e smaltiamo i beni. Significa reinventare l'intera catena del valore, dall'approvvigionamento delle materie prime allo smaltimento dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita. La trasformazione digitale del sistema produttivo è una componente cruciale dell'innovazione. Le tecnologie dell'Industria 4.0, tra cui l'Internet of Things, la robotica e l'intelligenza artificiale, sono attualmente utilizzate per ottimizzare i processi di produzione, ridurre al minimo gli sprechi e migliorare l'efficienza. L'adozione di queste tecnologie rappresenta un'opportunità per le imprese di sviluppare sistemi di produzione più sostenibili e circolari abbandonando i metodi di produzione tradizionali.

Specifici temi di ricerca 

1. Analisi delle determinanti dell'eco-innovazione nei paesi dell'Europa meridionale  
Gli studi esistenti che analizzano le determinanti e gli ostacoli all’implementazione dell’eco innovazione si sono basati principalmente su dati riguardanti l’economia tedesca. Ci sono pochissimi studi applicati ai paesi dell'Europa meridionale. È importante colmare questa lacuna nella letteratura dal momento che il sistema di innovazione nazionale, la sensibilità ambientale dei consumatori e la proattività delle imprese alle strategie ambientali possono differire notevolmente tra paesi dell'Europa meridionale e quelli del Nord.

2. Esposizione al commercio internazionale e l’eco innovazione 
In letteratura abbiamo risultati contrastanti riguardo al legame tra l'esposizione commerciale di un'impresa e l'eco innovazione. Secondo alcuni studi, le eco innovazioni non sono uno strumento efficace per penetrare nuovi mercati. Altri studi invece suggeriscono che le imprese orientate alle esportazioni hanno maggiori possibilità di sviluppare strategie ambientali ed eco-innovare. È pertanto importante approfondire la nostra comprensione di questo tema utilizzando dati italiani a livello di impresa. Rispetto ad altri paesi europei, l'Italia presenta un alto tasso di piccole e medie imprese (PMI) considerando il livello di industrializzazione. Queste imprese rappresentano poco meno del novanta per cento della forza lavoro italiana. Nonostante il loro contributo all’economia, le PMI tendono ad essere sottorappresentate nel commercio internazionale, rappresentando una quota modesta delle esportazioni.

3. Catene del valore globali, PMI e tecnologie verdi 
L'ascesa delle catene del valore globali e il processo di digitalizzazione offrono nuove opportunità per le PMI di integrarsi nell'economia globale. Una domanda chiave è fino a che punto le PMI e gli imprenditori impegnati con successo in ambito green economy possano sfruttare queste opportunità. Il tema è rilevante in quanto le PMI con competenze in ambito ambientale hanno la possibilità di accedere a nuovi mercati, in linea con gli impegni internazionali dell'Unione Europea in settori quali le politiche di vicinato e la cooperazione in materia di cambiamenti climatici.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

• Ulteriori informazioni sul progetto

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Supervisor Pietro Biroli (DSE)

La discriminazione è stata documentata in molti contesti, dai mercati del lavoro all'accesso al credito, agli alloggi, ai servizi sanitari, alla politica, alle forze dell'ordine e molti altri. Abbiamo in programma di utilizzare gli strumenti dell'economia e dell'analisi dei dati per comprendere meglio la discriminazione nell'istruzione e nella formazione del capitale umano. Utilizzando una combinazione di analisi dei dati secondari, raccolta di nuovi sondaggi e potenzialmente nuovi interventi mirati a insegnanti e alunni, intendiamo sviluppare un programma di ricerca innovativo all'intersezione tra economia dell'istruzione, economia del lavoro ed economia di genere. Questa posizione di dottorato sarà al centro di tale ricerca, collaborando in prima persona alla gestione dei progetti, all'analisi dei dati e alla stesura degli articoli.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Supervisor Federica Bandini (DiSA)

Questo progetto mira a condurre un'analisi approfondita dei modelli di governance, organizzativi e degli strumenti di misurazione e gestione manageriale nei servizi pubblici, concentrandosi in particolare sulla misurazione della performance nei servizi socio-assistenziali.
Attraverso un approccio di ricerca che può essere sia qualitativo che quantitativo, si esaminano diverse realtà di servizi sociali, con un'attenzione speciale alla valutazione dell'impatto dei modelli di governance di tipo "project-financing".

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Supervisor Federica Bandini (DiSA)

Questo studio analizza modelli di governance e strutture organizzative nei servizi pubblici, con un focus sui modelli di public governance nei servizi socio-sanitari. L'analisi si concentra sull'efficacia della governance, l'allocazione delle risorse e l'accountability nei servizi socio-sanitari.
Un aspetto chiave è l'analisi dell'impatto: si valuta come i modelli di governance influenzano le prestazioni e la soddisfazione dei cittadini beneficiari. Coinvolge sia il settore pubblico che il non-profit, esaminando la collaborazione tra le due sfere. Questa ricerca mira a fornire una panoramica dettagliata dei modelli di governance nei servizi socio-sanitari. L'analisi qualitativa e di impatto informa le decisioni di policy e migliora la gestione nei settori pubblico e non-profit.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Supervisor Daniela Bolzani (DiSA)

La diversità nei team imprenditoriali e nella forza lavoro è sempre più rilevante nei nostri sistemi socio-economici. Tale diversità, rilevabile sia da elementi più visibili quali sesso, etnia o razza, disabilità ed età, che da elementi più invisibili quali preferenze sessuali, orientamenti religiosi, classe sociale o livello di istruzione, è stata ampiamente analizzata dalla letteratura organizzativa e della gestione delle risorse umane. Tuttavia, l’impatto della diversità a livello di partecipazione nelle pratiche decisionali a livello privato e pubblico è ancora un ambito teorico frammentato. L’idea di diversità negli studi sull’imprenditorialità è spesso collegata al legame con i sistemi imprenditoriali o di innovazione locali, ma potrebbe essere collegata a iniziative per il cambiamento istituzionale o di movimento sociale. Utilizzando metodologie qualitative o quantitative, il progetto di ricerca si dedicherà all’analisi della partecipazione a forme di imprenditorialità per individui con diverse caratteristiche, cercando di cogliere le antecedenti, i processi o gli impatti di tale partecipazione.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Supervisor Ileana Steccolini (DiSA)

Gli enti locali si trovano a fronteggiare in modo continuo crisi di diversa natura, che richiedono lo sviluppo di strumenti e logiche di gestione attente alle fonti di vulnerabilità, e volte a rendere gli enti resilienti e pronti a anticipare e gestire futuri shock. Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di analizzare come gli attuali sistemi aziendali di governance, organizzazione e misurazione degli enti locali contribuiscono alla loro resilienza, finanziaria e non finanziaria. In particolare, l’analisi risponderà alle seguenti domande: (i) come si possono misurare la vulnerabilità, e la resilienza finanziaria e non finanziaria degli enti locali italiani? (ii) quali ne sono gli antecedenti a livello contestuale e organizzativo? (iii) quali sono le aree di forza e di debolezza degli enti locali italiani? (iv) come è possibile rafforzare i sistemi di governance, organizzazione e misurazione per rafforzare la resilienza degli enti locali?

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Il paradigma della co-creazione/co-produzione ha ricevuto negli ultimi decenni una grande attenzione da parte di dirigenti, funzionari e studiosi della Pubblica Amministrazione come strumento praticabile per superare i limiti del New Public Management. Alcuni studiosi riconoscono che la co-creazione può essere la base su cui costruire un modello di amministrazione alternativo chiamato New Public Governance. In Italia ci sono molte esperienze di quella che chiamiamo “Amministrazione Condivisa”. Il sistema di Welfare italiano ha una lunga storia di rapporti tra Pubbliche Amministrazioni (PA) e cittadini. In Italia sono numerosi gli esempi di configurazioni istituzionali aperte alla partecipazione dei cittadini nella co-progettazione dei servizi pubblici. Sono dunque incoraggiate le attività di ricerca volte ad analizzare in modo sistematico le pratiche di co-programmazione e co-progettazione tra PA e Organizzazioni di Terzo settore sperimentate nel nostro paese, eventualmente focalizzandosi su un particolare ambito delle politiche di welfare.

Con particolare riferimento all'introduzione anche nel settore pubblico di principi e strumenti di lean management.

PA e lean management. Negli ultimi tre decenni, gli studi sulla pubblica amministrazione sono stati largamente dominati dal dibattito riguardo al New Public Management, quale paradigma alternativo alla tradizionale burocrazia Weberiana. Diversi studiosi invitano ad andare oltre, e a ricercare nuovi modelli, percorsi e paradigmi per analizzare e promuovere l’innovazione della PA. Da più parti viene suggerito di applicare anche al settore pubblico i principi e gli strumenti del lean management.  Il progetto di dottorato potrebbe dunque dare risposta ai seguenti quesiti: a che punto siamo con l’applicazione delle tecniche lean nei diversi settori della PA? Quali esperienze vi sono, in Italia e all’estero, di ‘lean public management’? Quale valutazione dare di tali esperienze?

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

In ambito migratorio, economico, sanitario/pandemico, educativo a livello nazionale, Europeo o globale.

- Norme ambientali tra diritto internazionale europeo e comparato. La tutela dell'ambiente e la risposta al cambio climatico rappresentano due sfide cruciali per gli ordinamenti, che vengono affrontate con risposte multilivello, coinvolgendo norme internazionali, europee e nazionali. Sono dunque incoraggiate ricerche che potrebbero rispondere alle seguenti domande, previa selezione di un ambito specifico: quali pattern di convergenza e divergenza presentano i diversi quadri normativi? Quale apporto può dare la comparazione giuridica alla circolazione delle soluzioni?
- Crisis management: come le amministrazioni pubbliche affrontano le crisi e si preparano ad esse. Le esperienze del COVID-19 e di altri disastri (terremoti, alluvioni, incendi, attacchi informatici, etc.) che hanno recentemente colpito il nostro Paese hanno ribadito l'importanza, da parte delle istituzioni pubbliche, di essere pronte ad affrontare crisi più o meno inaspettate.  Sono dunque incoraggiate attività di ricerca che potrebbero rispondere alle seguenti domande: che cosa fanno (e cosa dovrebbero fare) concretamente le varie amministrazioni pubbliche per prevenire le crisi e per non farsi trovare impreparate? Con quali assetti organizzativi, risorse e processi decisionali le amministrazioni italiane gestiscono gli eventi inattesi e/o catastrofici? 
- Coordinamento delle politiche europee. L'interdipendenza tra amministrazioni (e ordinamenti) nazionali e quella dell'UE è un fenomeno che da tempo ha suscitato l'interesse della scienza politica. Si tratta, tuttavia, di un tema che postula riflessioni anche giuridiche sugli impianti normativi approntati per la gestione e la disciplina dei rapporti tra ministeri, enti territoriali e istituzioni dell'UE. Possibili spunti di ricerca potrebbero rispondere alle seguenti domande, in prospettiva comparata: quali modelli sono stati adottati dagli Stati Membri durante e dopo la crisi pandemica? Ci sono state riforme normative? C'è stata circolazione dei modelli e imitazione?
- Sfide e coordinamento internazionale. Recenti sfide migratorie, climatiche, economiche e di sicurezza hanno imposto sforzi di riflessione a policymakers, funzionari, esperti e alla società civile più in generale sulla gestione di fenomeni complessi. Nuove forme di coordinamento hanno caratterizzato la politica internazionale mentre altre faticano a maturare o a consolidarsi. Possibili linee di ricerca potrebbero considerare recenti sfide alla politica internazionale e dinamiche di coordinamento emerse, con un’attenzione agli attori, alle loro strategie e alle debolezze/criticità di alcuni approcci adottati.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Per la progettazione e la governance delle strutture di implementazione e per la valutazione degli interventi in relazione agli obiettivi.

- Il diritto allo studio universitario. Le disuguaglianze delle opportunità educative sono un fenomeno ancor oggi ampiamento diffuso a tutti i livelli scolastici. Per contrastare tali disuguaglianze a livello terziario il policy maker ha attuato diversi programmi centrati sul sostegno finanziario. Si incoraggiano ricerche che potrebbero cercare di rispondere alle seguenti domande: quali sono i canali attraverso i quali il diritto allo studio ha un effetto positivo sulle performance accademiche? Gli effetti del diritto allo studio possono essere modificati dal presentarsi di crisi economiche o pandemiche? Aver beneficiato del diritto allo studio ha degli effetti sul mercato del lavoro una volta ottenuta la laurea?
- Studiare all’estero. Negli ultimi anni diversi studi hanno analizzato gli effetti dello studiare all’estero, e segnatamente del programma Erasmus, sulla formazione di un’identità europea, sui risultati accademici o sulla partecipazione al mercato del lavoro, evidenziando come il programma abbia avuto sostanzialmente effetti positivi in diversi paesi con il limite di rischiare di acuire le disuguaglianze sociali. Meno studiato è il fenomeno degli studenti che decidono di intraprendere l’intero percorso universitario in un altro paese o dei corsi di studio che prevedono semestri all’estero. Il progetto di dottorato potrebbe focalizzarsi sul tentativo di analizzare i ritorni occupazionali di questi percorsi all’estero cercando di tracciare un collegamento con la letteratura sul transnazionalismo.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Policy failure e policy success. Un ricco filone di studi di policy si è tradizionalmente concentrato sul fallimento dei programmi pubblici. Più recentemente, ha preso forma anche un filone di studi che si concentra su politiche pubbliche considerate di successo. Questa vasta letteratura non fornisce tuttavia indicazioni univoche sui fattori chiave che determinano il successo o il fallimento di un programma pubblico.  Il progetto di dottorato potrebbe rispondere alle seguenti domande: cosa hanno in comune le politiche considerate di successo? E, al contrario, cosa condividono i programmi pubblici che si rivelano un fiasco? Esiste un "ingrediente speciale" che spieghi il successo delle politiche?

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su questa specifica tematica è uno.

Supervisor Carlo Mazzaferro (STAT)

L’invecchiamento della popolazione atteso per i prossimi decenni nelle maggiori economie, tra cui anche quella italiana, pone numerose questioni relative al disegno dei sistemi pensionistici pubblici. In particolare l’obiettivo di fornire prestazioni adeguate rischia di entrare in contrasto con quello della sostenibilità economica e finanziaria. Nonostante la lunga serie di riforme che hanno modificato in maniera radicale l’assetto del sistema pensionistico pubblico in Italia a partire dalla fine degli anni ’90, numerose sono ancora le azioni di policy necessarie per modernizzare il sistema e renderlo capace di fronteggiare i rischi demografici, economici e politici. In questo progetto di ricerca l’obiettivo è quello di analizzare criticamente e stimare empiricamente una batteria di indicatori finanziari (NPVR, Tasso Interno di Rendimento, Accrual, Tasso di Copertura, etc..) ampiamente utilizzati nella letteratura statistica ed economica e nel dibattito di politica economica al fine di valutare le caratteristiche e le problematiche dei sistemi pensionistici pubblici e privati. Nella parte empirica si utilizzeranno indagini campionarie sezionali e longitudinali per costruire profili rappresentativi di individui appartenenti a differenti coorti in maniera da modellare le stime in relazione alla transizione verso il sistema NDC e l’impatto micro e macroeconomico di shock nelle variabili demografiche ed economiche.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su una specifica tematica è uno.

Supervisor Luca Trapin (STAT)

Economists and policy analysts commonly resort to quantitative methods to answer policy-relevant questions and support the governance decision-making process. Many of these questions require doing predictions or causal inference on a policy-relevant variable of interest. For example, predicting the distribution of the future growth of a country helps policymakers quantifying the likelihood of risk scenarios, which would serve as a basis for preemptive actions; inferring to what extent a budget cut to a fire department of a municipality reduces its ability to fight wildfires allows policymakers to weigh cost efficiency with the higher chance of economic losses and casualties. This project aims to develop novel statistical methods for prediction or causal inference to answer specific policy-relevant empirical questions. The details of the research agenda will be agreed between the enrolled student and the supervisor, balancing the corresponding methodological and empirical research interests.

Il numero di dottorandi per i quali è garantita la supervisione su una specifica tematica è uno.